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Approfondimento: Piazza XX Settembre
Autore: Barattieri
Data: 1652
La piazza XX settembre di Codogno risale al 1652 ed è stata progettata dall'architetto Barattieri (come i palazzi Trivulzio-Folli in via Galilei e Trivulzio-Dansi in via Garibaldi) ed era chiamata Piazza Maggiore. Su di essa si concentravano tutte le attività commerciali, giuridiche e amministrative legate alla vita cittadina: palazzo Trivulzio (residenza del feudatario, quindi del potere), il palazzo del Podestà (sede del potere giuridico), la chiesa, il palazzo Comunale, i portici e palazzo Belloni (centri della vita economica).
Ancora oggi è possibile vedere l'antica piazza maggiore nella sua espressività originaria: l'uomo al centro circondato dalle proprie attività . Infatti, la piazza è ancora un punto di ritrovo sia per giovani che per adulti grazie alla presenza di diversi bar, e viene altresì utilizzata dalle varie associazioni del territorio per promuovere le loro iniziative.
Approfondimento: Loggia dei Mercanti
Autore: Barattieri
Data: 1652
La Loggia dei Mercanti è stata progettata nel 1652 dall'architetto Barattieri su iniziativa del cardinale Teodoro Trivulzio e del sindaco Baldassarre Dragoni.
Dalla forma poligonale, è coperta con solaio in legno e si apre mediante cinque campate regolari con arco a tutto sesto su via Alberici e due campate irregolari su Piazza XX Settembre. La struttura era un tempo abbellita con armi e affreschi: sui pilastri che guardano la piazza erano raffigurati S. Ercolano, la Vergine Immacolata e S. Biagio.
Anticamente veniva utilizzata come sede per il mercato cittadino, che oggi si tiene invece in Piazza fratelli Cairoli. Ha bisogno di qualche intervento di manutenzione per i quali è presente un progetto di restauro già avviato.
Approfondimento: Collegiata* di San Biagio (sec XV-XVI)
Principali autori e artisti:
- Regorino Giovanni Battista (facciata)
- Giussani Giovanni Battista (protiro)
- Nani Angelo, Giudici Giuseppe, Francesco Maria Ridanzini (decorazione scultorea)
- Valtorta Giuseppe (decorazione pittorica)
- Callisto Piazza, Cesare Magni, Daniele Crespi, Andrea Mainardi detto Chiaveghino (opere pittoriche)
- fratelli Serassi (organo)
Data: XVI secolo
Eretta su una preesistente cappella medievale del 1025 dedicata a San Biagio e andata perduta, la chiesa fu costruita tra il 1491 e il 1584. Voluta dai principi Trivulzio, divenne collegiata nel 1635 grazie al cardinale Teodoro Trivulzio.
La facciata è stata progettata dall'architetto Giovanni Battista Regorino e realizzata in cotto. Nell'ordine inferiore presenta un protiro, opera di Giovanni Battista Giussani, una meridiana sul lato sinistro (recentemente restaurata e funzionante). Nell'ordine superiore si trova una serliana al di sopra della quale è collocata in una nicchia la statua di San Biagio. Il campanile è stato ultimato nel 1612.
La pianta a croce latina ha tre navate e dodici cappelle laterali.
Nella navata centrale si trovano arcate affrescate da busti di Santi entro tondi (prima metà XVI sec.) e paraste con capitelli corinzi. Gli affreschi della volta sono di Giuseppe Valtorta di epoca moderna.
Nella navata sinistra la prima cappella ospita il fonte battesimale del 1569; quella successiva conserva una Natività del Magni di metà Cinquecento. La terza cappella è dedicata al patrono con un altare settecentesco, nella sesta, voluta dalla famiglia Mola, si trova un crocifisso cinquecentesco.
Nella navata di destra si aprono alcune importanti cappelle: la seconda per esempio conserva una tela con San Giovanni Battista di Callisto Piazza. Alla fine della costruzione della chiesa, la Confraternita del Rosario ottiene la terza cappella nella quale rimangono i Misteri del Rosario del 1601 di Andrea Mainardi, detto il Chiaveghino, mentre la struttura è stata poi ampliata con forme e decori barocchi. La quarta è dedicata a San Carlo Borromeo e contiene una tela di Daniele Crespi, mentre la quinta cappella, cappella Finetti, ospita un'opera del Magni. Infine nella sesta, la Cappella Trivulzio, si trova la pala dell'Assunzione della Vergine del 1533 di Callisto Piazza.
Il presbiterio è decorato con un altare in marmo del Settecento di Giuseppe Giudici e dalla statua dell'Immacolata del XVII secolo. Ospita inoltre l'organo del 1784 dei fratelli Serassi con le due cantorie anch'esse settecentesche e il coro ottocentesco. La sagrestia, infine, è di inizio Settecento, opera di Francesco Maria Ridanzini.
Collegiata*: chiesa di una certa importanza, non sede del vescovo, ma gestita da un gruppo, detto collegio, di canonici per rendere più solenne il culto.